Glossario A - B

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BOBVIC
view post Posted on 22/11/2012, 14:47




A

Adiabatici

Le trasformazioni adiabatiche sono quelle durante le quali ‘il sistema’ non scambia calore, l’energia termica, non viene, cioè, né ceduta, né assorbita. Un tipico esempio di processo adiabatico è dato da una massa d’aria secca costretta a salire lungo un pendio. La trasformazione può essere considerata adiabatica per via della bassa capacità dell’aria di trasmettere il calore per conduzione agli strati vicini. Si verifica che il raffreddamento è pari a circa 1 grado ogni 100 metri.

Aerosol

Insieme delle microscopiche particelle liquide e solide, di varia natura, presenti nell'atmosfera.

AIRMET

È un avviso di sicurezza (o warnings) che diffonde una dettagliata descrizione di particolari fenomeni meteorologici in atto o previsti tali da poter comportare possibili pericoli per i volo di bassa quota, ossia quelli compresi tra il suolo e 10000 piedi o ft (15000 piedi nelle zone di montagna). Ricordiamo che 1 ft = 30.48 cm. Messaggio fornito dallo stesso ente preposto all’emissione di un METAR.

Albedo

Frazione dell’energia solare riflessa dai corpi terrestri e dalle nubi.

Alisei

Venti costanti che soffiano entro la fascia intertropicale convergendo dai due emisferi in prossimità dell’equatore. Essi costituiscono il settore inferiore della cosiddetta “Cella di Hadley”.

Alluvione

Allagamento di un territorio vasto almeno 100-200 km2 a causa di piogge che siano cadute nell’area in modo persistente per 1-2 giorni.

Altocumuli

Nubi medie, della Regione Media (tra 2 e i 6 Km di altezza), costituite da migliaia di piccoli fiocchi distesi orizzontalmente. Nel loro processo di formazione l’instabilità fa la differenza rispetto alla formazione delle nubi stratiformi: la loro origine è legata alla presenza di una massa d’aria calda e instabile che viene sollevata per la presenza di rilievi o per l’arrivo di un fronte, che produce condensazione. Queste nubi precedono l’arrivo di una perturbazione, non portano mai pioggia.

Altostrati

Nubi medie, della Regione Media (tra 2 e i 6 Km di altezza), si presentano semitrasparenti o opachi, e d’aspetto striato. Il loro spessore ottico può essere tanto sottile da lasciare intravedere il Sole o la Luna, quanto denso e uniforme, in ogni caso indicano la presenza di uno strato d’aria ad elevato contenuto di umidità, che si solleva e condensa in corrispondenza dell’arrivo di un fronte. Da queste nubi cade quasi sempre pioggia debole continua o neve o granuli di ghiaccio.

Anabatico

Venti di brezza che di giorno tendono a risalire i pendii soleggiati.

Anticiclone delle Azzorre

Area di alta pressione o anticiclonica “semi-permanente” che deve il nome alla posizione del suo centro in genere collocato, soprattutto d’inverno, in corrispondenza delle isole Azzorre, nell’Oceano Atlantico. Questo anticiclone appartiene al gruppo degli anticicloni subtropicali e il suo comportamento influenza grandemente tutta l’area mediterranea.

Anticiclone nord africano

È’ un’area di alta pressione di natura sub-tropicale continentale, che interessa in modo permanente tutta l’area dell’Africa settentrionale occupata dal deserto del Sahara, dove garantisce una persistente stabilità atmosferica, clima molto caldo e secco. Quando si forma una lacuna barica tra le Canarie, il Marocco e la Penisola iberica si innesca un’espansione di questo anticiclone verso nord, raggiungendo l’Italia e buona parte dell’Europa meridionale, fino a fondersi talvolta con l’Anticiclone

Anticiclone nordafricano - effetti

Alta pressione che dal Nord Africa si allunga verso il Mediterraneo, responsabile in estate delle più intense ondate di caldo sull’Italia. Le alte temperature sono il risultato di più fattori: il cielo sereno favorisce una forte insolazione al suolo; i moti discendenti (subsidenza) riscaldano per compressione masse d’aria già calde e inoltre racchiudono il calore e il vapore acqueo negli strati vicini al suolo, facendo aumentare di giorno in giorno la sensazione di caldo (temperatura percepita).

Anticiclone, Alta pressione

Si tratta di strutture bariche nelle quali le isobare o le isoipse, chiuse e di forma concentrica, hanno valori crescenti man a mano che si procede dalla periferia verso il centro, dove la pressione è più alta e per questo indicata con una A oppure H (high). Il vento ruota intorno al centro in verso orario nell’emisfero nord e antiorario in quello sud.

Anticicloni di blocco

La loro proprietà è quella di “bloccare” il flusso delle correnti occidentali in senso alle quali si muovono le perturbazioni atlantiche, costrette ad abbandonare le loro traiettorie usuali e a scorrere ai margini del “muro” anticiclonico. Sull’Europa la configurazione tipica che si viene a creare è quella cosiddetta “ad omega”, con l’alta pressione estesa a tutta l’area continentale e centrata sulla Scandinavia, e due basse pressioni ai lati, una a largo del Portogallo, l’altra intorno all’Egeo

Arcobaleno

Fenomeno ottico dovuto all’attraversamento dei raggi solari di una goccia d’acqua in corrispondenza dei sui bordi, con rifrazione, scomposizione dei colori dello spettro solare e riflessione dovuta alla superficie interna della goccia stessa. All’uscita della goccia, la luce viene nuovamente rifratta e deviata con un angolo di circa 42 gradi. I singoli colori visibili sono funzione della lunghezza d’onda. Ogni colore visibile ha un angolo leggermente diverso in funzione della specifica lunghezza

B

Borino

Brezza di terra che di notte interessa le coste orientali dell'Adriatico.

Brezze di valle e pendio

Le brezze di valle e di pendio sono la tipica ventilazione che soffia nelle valli nelle giornate estive di bel tempo quando il riscaldamento diurno dovuto al sole ingenera differenze nella distribuzione della pressione tra la pianura e le vicine vallate e tra il fondovalle i relativi pendii. Di giorno la brezza di valle risale le vallate dal loro imbocco alla testata, quelle di pendio risalgono i versanti montuosi dal fondovalle verso le cime. Al tramonto il loro senso si inverte.

Brezze marine

Venti che nel semestre caldo, in giornate di cielo sereno e con poca ventilazione, insorgono lungo le coste in seguito al differente riscaldamento ad opera del sole della superficie marina e della vicina terraferma. La conseguente differenza di pressione di giorno alimenta la cosiddetta “brezza di mare” che soffia in direzione della terraferma, di notte la “brezza di terra” che ha senso opposto. L’avvicendarsi dei due tipi di brezza è caratterizzato da qualche ora di momentanea calma di vento.

Buco dell’ozono

La progressiva riduzione della concentrazione dell'Ozono stratosferico, soprattutto al di sopra della calotta polare antartica. Il fenomeno, che ha avuto inizio alla fine degli anni '60, è determinato dall'azione dei Clorofluorocarburi (CFC o Freon).

Burrasca

Vento molto forte che, nella scala Beaufort, raggiunga forza 8, ossia intensità comprese tra 34 e 40 nodi.

Burrasca di Ferragosto

Per “burrasca di ferragosto” si intende la brusca “rottura” dell’estate per il primo burrascoso arrivo, dopo 2-3 mesi di caldo più o meno intenso, di aria più fresca in genere proveniente direttamente dal Nord Atlantico. La burrasca di ferragosto si manifesta con 2-3 giorni di forte e diffusa attività temporalesca e da un brusco calo delle temperature. L’evento di solito si verifica nella seconda metà di agosto.

Edited by BOBVIC - 22/11/2012, 15:15
 
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